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Juventus Napoli

Dopo aver “sbranato” la Sampdoria mercoledì, quando avverti ancora il retrogusto di una gustosa cenetta infrasettimanale, ecco il digestivo che non ci voleva.
Tutto da rifare.
Si deve (di nuovo) ri-iniziare.

Motivazioni, aggressività in campo, coesione tra reparti: a parole siamo da podio di Champions League; a fatti, un po’ meno.
La riservatezza tipica di Madama è stata una delle caratteristiche che più apprezzavo quando, da piccolo, la osservavo con gli occhi dell’innamorato sognatore: zitti, qui da noi si lavora.
Parleremo a fine stagione.

Dopo l’allontanamento di Cobolli Gigli, che “un giorno sì e l’altro pure” andava a cercare lui stesso le telecamere per lasciare qualche opinione (personale), pensavo l’incubo fosse finito.
Mi sbagliavo: lui era un parafulmine.
Dietro, tutti gli altri facevano la stessa cosa.
Ero troppo impegnato a criticarlo per accorgemene.

A proposito: smettiamola di parlare di terza stella o 29 scudetti.
Quando bisognava affrontare l’argomento, la società è scappata.
Se dai processi extra-sportivi uscirà qualcosa di “scottante” (Moggi dixit), allora si vedrà.
Per ora, mettendo a confronto gli atteggiamenti tenuti dalle stesse persone nel 2006 ed oggi, cadiamo nel ridicolo.
Per cortesia…

Giovinco si mangia un goal già fatto quando ancora la lancetta dei secondi non aveva concluso il suo primo giro. Un segnale, forse.
Dopo la splendida rete di Trezeguet e il clamoroso regalo di Contini, ha inizio l’incubo.
A proposito del difensore partenopeo: complimenti per l’irruenza.
Gomitate e calci “a go-go” per tutto l’incontro.
Siamo mica parenti di Dutra?

La Juventus si sfalda, invece di difendere (o, semplicemente, gestire) un vantaggio troppo eccessivo – viste le occasioni sprecate dal Napoli (santificate Denis) – ecco la rimonta.
Fa tutto Datolo: si diverte con Grygera in occasione del primo goal di Hamsik; alla respinta di Buffon (su un colpo di testa dello stesso Denis) può liberamente spingere la palla in porta (e siamo a due: i difensori bianconeri dov’erano?); passeggia nuovamente sulla fascia (e sul malcapitato Grygera) per mettere una palla a centroarea.
Lì, il film dell’orrore a cui si stava assistendo, assume i connotati della comicità: Tiago serve un assist a Hamsik degno del miglior Contini.
Chapeau.

Lo stesso portoghese era stato – erroneamente – arretrato sulla linea dei centrocampisti in occasione della sostituzione di Poulsen: mollo e inconsistente, avrei preferito il danese.
Almeno, lui, non stava demeritando.

Quando non sei conscio dei tuoi mezzi, non puoi neanche porti degli obiettivi.
Puoi (DEVI) vivere solo alla giornata.
Quando sei alla Juventus, devi far parlare solo i fatti.

Il 1° novembre 1897 nasceva la Juventus.
Oggi, quindi, è il suo compleanno: tanti auguri, amore mio.
Un ringraziamento particolare, da parte del sottoscritto, allo staff (al completo) bianconero per avermi rovinato la festa.

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