Enzo Biagi, intervista comparsa su “Il Tirreno” del 16 agosto 2006, il tema era Calciopoli:
“Una sentenza pazzesca, e non perché il calcio sia un ambiente pulito. Una sentenza pazzesca perché costruita sul nulla, su intercettazioni difficilmente interpretabili e non proponibili in un procedimento degno di tal nome. Una sentenza pazzesca perché punisce chi era colpevole solo di vivere in un certo ambiente, il tutto condito da un processo che era una riedizione della Santa Inquisizione in chiave moderna. E mi chiedo: cui prodest? A chi giova il tutto? Perché tutto è uscito fuori in un determinato momento? Proprio quando, tra Laziogate di Storace, la lista nera di Telecom, poi Calciopoli, poi l’ex Re d’Italia ed ora, ultimo ma non ultimo, la compagnia telefonica Vodafone che ha denunciato Telecom per aver messo sotto controllo i suoi clienti. Vuoi vedere che per coprire uno scandalo di dimensioni ciclopiche hanno individuato in Luciano Moggi il cattivo da dare in pasto al popolino?”.
Queste parole le pronunciò Enzo Biagi.
Non un blogger (tifoso) qualunque, come il sottoscritto.
E’ stato un grande giornalista, non un veggente.
Ne ha viste di cose, nel corso della sua vita…
Nessuno ha mai sostenuto che Moggi sia (stato) un santo.
Se tutti mettessimo da parte le simpatie (o antipatie) umanamente comprensibili (tipiche del tifoso), per vedere le cose in maniera razionale, “cinicamente”, ci renderemo conto che il calcio, a modo suo, con tutti i milioni di euro (troppi) che circolano, è un reality.
E’ che tutti, io per primo, non lo vogliamo fare.
Perché amiamo il calcio giocato, quello dentro il rettangolo di gioco.
E finiamo per litigare per quello che accade fuori.
Parlai con un amico, avvocato penalista, poco dopo lo scoppio di Calciopoli.
Si mise a ridere, purtroppo per me, quando lesse delle accuse di “associazione a delinquere”.
Mi disse: “Guarda, tu sei tifoso e non puoi capire, ma di penale, in tutta questa storia, non c’è assolutamente nulla. Di ridicolo, invece, molto. Come l’avvocato della Juve (Zaccone), che si dichiara colpevole prima ancora di iniziare il processo. Io, un presunto colpevole, sino a prova contraria, lo difendo anche se lo trovano con un coltello insanguinato in mano. E’ stata una montatura, alla quale ha partecipato attivamente anche la proprietà della Juventus. Lo scopo, di tutti, era quello di togliere i Moggi dal mondo del calcio. Le intercettazioni sono aria fritta. Le telefonate, vedrai, verrà fuori che le facevano tutti. La storia del tutti colpevoli-tutti innocenti, in questo caso, aiuterà l’accusa a portare l’opinione generale, per un po’ di tempo, a pensare che solo Moggi operava in quel modo. Poi, però, le cose usciranno fuori”.
Oggi c’è stata la prima sentenza del processo GEA. Con gli esiti che conosciamo.
Vedremo motivazioni e seguito nel tempo.
Poi, sarà la volta del processo di Napoli.
Dove si parlerà (anche) di intercettazioni.
Sono due anni che i media sostengono che solo Moggi faceva “quel genere” di telefonate.
Ora il suo legale afferma che, in mano alla Procura, ci sono i testi delle intercettazioni riferite a telefonate svolte anche dagli altri dirigenti. Di squadre non coinvolte in Calciopoli.
Vedremo.
Senza ironia o rabbia.
Semplicemente: vedremo.
UN POST STREPITOSO!!!!!!!!!!!!!!
Zebra, bravissimo! Mi permetto di postarlo sul Jbc affinchè molti altri bianconeri lo leggano. Tra Enzo Biagi e opinioni personali aggiunte al parere di un esperto hai sintetizzato magnificamente tutto ciò che in questa storia non quadra…
Ciò che ti aveva detto il tuo amico avvocato è stato anche ciò che sostenevamo noi di JBC, davvero increduli, a quei tempi..
E’ finita com’è finita. Nessuno potrà più restituire alla Juve molte cose, purtroppo… Però, proprio perchè non c’è più nulla da perdere, proprio perchè molti pensano che oltre 100 anni di storia e successi siano il frutto dei raggiri di Moggi… beh, per questi motivi c’è qualcosa da dire, ancora, qualcosa da chiarire.
Sono qui con te e con noi ci sono molti altri ad aspettare. Con serentià. Il tempo, chiarirà ogni cosa.
P.s: Sei un grande!
Hai ragione amico mio, di rabbia non ce nè, ma se le cose dovessero andare come penso e spero molte cose andranno OBBLIGATORIAMENTE riscritte.
Alcune altre andranno restituite con tanto di scuse! ( leggi scudetti e petroliere).
Lo so, non è stata una vittoria piena, ma lo stesso la reputo fondamentale per il futuro!
Vorrei poter aggiungere qualcosa, ma proprio non mi è possibile.
Ritengo che la tua sia un’analisi lucida ed obiettiva, nonché ampiamente particolareggiata, con tanto di pertinenti citazioni.
In essa compare sia il tuo grande attaccamento alla squadra che, soprattutto, il grande amore che indiscutibilmente provi verso il calcio, quello vero, quello giocato sportivamente sul rettangolo di gioco.
Ennesima, ulteriore dimostrazione di stile, da parte tua.
3 commenti.
Uno più bello e sentito dell’altro.
Anzi, del mio post.
MASSIM: grazie.
Di tutto.
Mi sono commosso 🙂
L’ho letto dal cellulare mente mi trovavo in ufficio, non vedevo l’ora di tornare a casa per risponderti.
MARCO: amico mio. Personalmente ho poca fiducia in una (eventuale) restituzione degli scudetti.
E’ presto, però, per parlarne.
Vedremo in futuro.
Quello che mi aspetto (e spero), ora, è la massima “chiarezza” su quanto è accaduto due anni fa.
DUCA: SEMPLICEMENTE GRAZIE!!!!!!! 😉
Un abbraccio a tutti!!!
Stiamo iniziando a vedere!
Zebrabianconera torna a far sentire la tua voce 🙂
Fratello, mi commuovo quando trovo queste cose scritte sul web e leggo la data.
Sono 4 anni che predichiamo nel deserto ed attendiamo, quel tuo “vedremo”, possiamo ora trasformarlo in “si inizia a vedere qualcosa”.
SEMPRE FORZA JUVE.