Un po’ di amarcord calcistico…
Correva l’anno 1980, era stato deciso di riaprire le frontiere agli stranieri nel calcio italiano.
Era possibile averne massimo 1 per squadra.
Delle 16 squadre allora partecipanti, soltanto 11 si fregiarono del loro apporto: troppa era la paura di sbagliare acquisto.
Arrivarono fuoriclasse del calibro di William Brady (Juventus, che signore…), Falcão (Roma), Krol (Napoli), Bertoni (Fiorentina).
Ma arrivarono anche giocatori che, a modo loro, fecero “storia”.
Ne cito due.
Uno, da sportivo, mi è rimasto nel cuore.
Jorge dos Santos Filho: Juary.
Giocò nell’Avellino, per quella stagione e per le due successive.
Passò poi all’Inter, all’Ascoli, alla Cremonese.
La sua carriera sembrava ormai inesorabilmente in discesa, quando decise di accettare l’offerta del Porto.
Nella squadra portoghese vinse uno scudetto e, segnando il goal decisivo nella finalissima, anche la Coppa dei Campioni.
Terminata la carriera, come tutte le belle storie, dopo un lungo girovagare, torna nella provincia di Avellino, ad allenare (nel campionato di eccellenza) il settore giovanile dell’ASD Montoro.
Fu celebre anche per essere stato uno dei precursori delle esultanze “folkloristiche”.
La sua, sicuramente, lo era: dopo aver segnato, correva sino alla bandierina del calcio d’angolo, girandole intorno.
Da piccolo, di esultanze così, gliene avevo visto fare diverse… 🙂
L’altro, si chiama Luis Silvio Danuello, ala della Pistoiese di quel campionato.
La cosa incredibile, pensando agli osservatori delle squadre al giorno d’oggi, ai mezzi che utilizzano per documentarsi prima degli acquisti, è quanto emerse dal racconto che lo stesso giocatore fece della sua esperienza in una intervista rilasciata anni dopo:
E allora, Luis, che cosa accadde a Pistoia? “All’aeroporto di Roma incontrai i dirigenti della Pistoiese e un signore mi chiese: “Sei una punta?”. Risposi di sì, perché avevo capito “ponta”, con la o, che in portoghese vuol dire ala. Io quello ero: un’ala destra, uma ponta direita. Firmai e mi ritrovai centravanti, fuori ruolo. Un disastro. Da me si aspettavano tanti gol, ma ero uno specialista del cross e al massimo potevo fare la seconda punta, con la “u”, come dite voi. Punta, ponta: rovinato da una vocale”.
Avendo visto in dvd alcune sue giocate, posso confermarlo: sulla fascia era molto bravo.
Il problema, è che pensavano fosse una punta… 🙂
Un altro calcio.
Bellissimo.
Con un solo straniero in campo l’inter di moratti andrebbe in serie c2 in tre anni.
un abbraccio..
ps
per quello che sai va meglio, almeno un po..
ciao
ho letto la mail… mi dispiace cavolo…
cmq il sito l’ho creato, al max quando vorrai sarai il ben accetto…
http://www.allstreaming.tk
al momento ho solo inserito le partite di stasera, ma cont/spero di fare un bel lavoretto con questo sito…
please fammi un po di pubblicità e spargi in giro la voce che serco collaboratori….anche sui siti dove collabori.. grazie anticipatamente!!
Che storie bellissime Zebra!
Sai che quella di Luis Silvio Danuello non la conoscevo? Assurda!!! 😀
Conoscevo la storia di Juary invece, e molto meglio conosco quella del “nostro” Brady: “Mr. seconda stella” 😉
Bene, MARCO 😉
Poi ne parleremo 🙂
Ho visitato il sito: molto bello, FEDERICO.
Ti seguirò spesso 🙂
Grazie per tutto il resto.
MASSIM, ero convinto ti sarebbe piaciuto, questo post 🙂
Un abbraccio a tutti!!!
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